giovedì 7 febbraio 2019

Foscolo

Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

(Ugo Foscolo)

2 commenti:

Inahime Ery ha detto...

Ricordo che mi impegnavo di più a studiare le poesie che il resto ai tempi delle medie, questa non me la ricordo però, so di non averla mai avuta da studiare.
Le poesie hanno il loro fascino, forse per questo mi impegnavo a studiarle...

Nemesis ha detto...

Anche a me è sempre piaciuta la poesia, specie Foscolo e Leopardi. Questa è la mia preferita insieme all'infinito di Leopardi.