Seguito del primo capitolo, dopo più di trent'anni Lydia (Wynona Rider) è diventata una medium famosa con un programma tv tutto suo in cui aiuta il pubblico a parlare coi propri cari defunti. Beetlejuice torna a perseguitarla per costringerla a sposarlo, permettendogli così di tornare nel mondo dei vivi e salvarsi dalla sua ex, Delores, che vuole risucchiargli l'anima. Lydia finisce per fare un accordo con Beetlejuice per poter entrare nel regno dei morti e salvare la figlia Astrid (Jenna Ortega), rapita da un fantasma.
Tim Burton ha fatto cose molto più poetiche, questo film è demenziale quanto il primo, forse di più e pieno di scene raccapriccianti, quindi solo per amanti del genere comico-demenziale, con un po' di horror in mezzo. Un intermezzo carino è il ballo anni '70 dei fantasmi in attesa alla fermata della stazione.
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