domenica 4 giugno 2017

La bambina col cerchio

Il suo nome era Zaira e aveva cinque anni, morì di meningite a casa del nonno, a Iglesias, nel 1901. La sua famiglia, che era benestante, ingaggiò un noto scultore di tombe, Giuseppe Sartorio, per avere un monumento funerario che la riproducesse fedelmente. L'artista, autore di molti altri capolavori nel cimitero storico, ne fece una statua talmente bella che tutti la guardavano incantati. Anni fa fu danneggiata, si pensa da satanisti, e ora giace in pezzi in uno sgabuzzino, nell'infinita attesa che vengano raccolti i fondi per restaurarla. 
Foto reperita nel web. Copyright del relativo autore.
Su questa statua stupenda e dolente aleggia una vecchia leggenda. Si dice che la bambina a mezzanotte corra per il cimitero giocando col cerchio, tipico gioco dei bambini dell'epoca, col quale è raffigurata. Dice anche, la leggenda, che la notte del 2 Novembre compare sui tetti delle case del centro storico di Iglesias, dove viveva, e chiede ai bambini di giocare con lei: se un bambino le risponde di sì muore entro un mese. Ma c'è anche un giallo in questa storia: anni dopo la realizzazione della statua di Zaira, Sartorio sparì mentre era imbarcato su una nave che doveva riportarlo dal figlio a Torino. Il suo corpo non fu mai ritrovato, non ci furono testimoni, e quindi non si sa se sia stato un suicidio, (ma non ci sono elementi per pensarlo), una caduta accidentale dal ponte o un omicidio.

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