mercoledì 1 gennaio 2020

2020

Ed ecco che parte il tormentone di "un anno ricco di felicità,pace,amore e gioia" che mi fa torcere lo stomaco ogni volta che lo ricevo, perchè chi mi conosce un po' lo sa, ma non gliene frega assolutamente, che io tutte queste cose non so manco dove stanno di casa. Poi parte il secondo tormentone: devo essere positiva, ottimista, allegra, perchè i problemi li abbiamo tutti, quindi non hanno nessuna importanza; devo star bene da sola, senza aver bisogno di aiuto, conforto o quant'altro da parte degli altri, stare zitta e dire sempre che va tutto bene, perchè non bisogna lamentarsi,ecc. 
Ho imparato a tenermi le mie cose, ho imparato a stare completamente sola, parlando solo del tempo per non sentirmi urlare in faccia o insultare da gente che poi si lamenta perchè piove. Ho imparato a non iniziare discussioni con chi vorrebbe formattarmi come un computer perchè io abbia il carattere ufficialmente approvato e viva la vita che tutti si aspettano. Leggo certe frasi o ascolto, mi vengono i nervi, ma per lo più in silenzio e poi resto me stessa, anche se questo significa non andar bene a nessuno.
Scrivere qua queste cose, non dovrei, lo so già, tantomeno oggi che tutti sono in festa, qual è il mio scopo? Semplice, sono un avvocato delle cause perse, non sarò ascoltata, ma lo dico lo stesso, ancora una volta: basta con questa mania di dare agli altri lezioni sulla vita. Per strada, in famiglia, sui social, ovunque... Chi sta male ce l'ha un motivo. Basta fare la graduatoria dei motivi validi per cui ti è permesso stare male! Non si può pretendere che tutti debbano avere lo stesso carattere, lo stesso modo di essere, di vivere, di pensare e dettare legge pure sui sentimenti e gli stati d'animo (sarebbe un pianeta di robot). Chi sta male non si diverte affatto a starci e non basta ripetersi che c'è gente che sta peggio o ringraziare perchè hai da mangiare e automaticamente stai bene, non basta fare un gran sorriso finto, non funziona. Le prediche non aiutano, quello che aiuta è una cosa che si chiama RISPETTO.

2 commenti:

Inahime Ery ha detto...

Io gli auguri vari li sciallo via con un anonimo "buon anno" e ignoro il resto. Non ascolto nessuno, infatti quoto in toto ciò che hai scritto.
Quel che penso infatti, è che non cambia nulla di nulla, è solo una cifra che va a sostituire la precedente, l'unica cosa di cui tengo conto è solo la sfida di lettura annuale e basta, di """buoni propositi""" e ca**ate varie non mi importa un accidente, che tanto non esistono.
A capodanno resto a casa, e ne approfitto solo per scolarmi il brachetto che mi piace tanto, ma con moderazione XD

Nemesis ha detto...

Condivido in pieno. E anch'io adoro il Brachetto!